ANTENATI DI ARLECCHINO
Claudia Contin Arlecchino
Per
il festival “L’Arlecchino Errante 2019”, Claudia Contin
Arlecchino si sta preparando alla prima nazionale del suo nuovo
spettacolo “Antenati di Arlecchino” (musiche, proiezioni e foto
di Luca Fantinutti) in scena venerdì 6 settembre alle 21 nel
giardino della biblioteca Guarneriana di San Daniele del Friuli
(progetto Contrade in scena, in caso di pioggia Auditorium della
Fratta).
La
prestigiosa sede culturale e scientifica è quanto mai appropriata
per questa “cavalcata buffa” ricchissima
e fantasmagorica
nel magma dei simboli e degli archetipi in cui si è formato quel
grumo particolarissimo e magnetico che si è chiamato Arlecchino. Uno
spettacolo per buongustai, ma anche per appetiti potenti; una
quantità notevole di suggestioni: diavoli danteschi, spiriti
boccacceschi, uomini selvatici, condottieri di masnade deliranti,
inferni in terra proto-surrealisti, bestiari umani del secolo
barocco. In una scenografia ispirata al dipinto “Danza in
Trattoria” di Jean Miel, che ritrae un gruppo di comici in maschera
che offre musiche e danze in cambio di un pasto caldo, Arlecchino
riporta in vita, si direbbe per non perderli più, gli spiriti di
quei suoi antenati: evocandoli ne è posseduto, si scatena in danze e
canti, declama sonetti, tenta persino di volare... Senza mai smettere
di abbracciare idealmente il pubblico, a cui alla fine offre le sue
mele e il suo vino.
L’opera
è stata prodotta per il Museo del teatro di Vienna, che
nell’occasione presenterà il libro Groteske Komödie, curato da
Rudi Risatti, sugli antichi disegni di scena di Lodovico Ottavio
Burnacini (1636-1707) ingegnere teatrale al servizio della corte
austriaca, una delle fonti di questo spettacolo affascinante e
rigoroso, ironico e appassionato, fantasioso e insieme molto
documentato.
"Di
Lodovico Ottavio Burnacini (1636–1707), “ingegnere teatrale”
tanto grande quanto dimenticato al servizio della corte viennese -
racconta l'autore del libro Rudi Risatti -, il Theatermuseum di
Vienna conserva oltre 410 disegni che restituiscono un quadro
particolarmente vivace e complesso della cultura teatrale dell’epoca.
Tra questi disegni circa 125 sono esplicitamente legati al grottesco
e alla tradizione della Commedia dell’Arte italiana: In essi si
mescolano visioni infernali con scene di strada e con gli sgargianti
colori del carnevale; uomini si travestono da donne, bambini da
adulti e nani da giganti; tutto verte alla deformazione corporea,
facciale e gestuale per dar vita a un carosello di personaggi
totalmente inusuali e, dunque, intrisi di comicità; figure
mascherate si lanciano in un’allegra danza che mira a mettere in
dubbio i parametri della realtà e del sentito comune; insomma,
ammirando questi disegni, specialmente il Carro di Carnevale di
Burnacini, guidato e trainato da alcune tra le più importanti
maschere, come Arlecchino e Brighella, Pulcinella e Scaramuccia,
assistiamo a un fantastico trionfo grottesco come rovesciamento
comico dell’ordine bilanciato delle cose. I meravigliosi disegni di
Burnacini, molti dei quali inediti, ci conducono nel fantastico mondo
della commedia, spiegandone l’iconografia e svelandone le origini".
Scarica il programma completo del Festival L'Arlecchino Errante 2019
➨http://downloads.hellequin.it/ProgrammaAE2019.pdf