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Ungaretti in trincea scrisse alcune delle sue poesie più belle e strazianti.
Claudia Contin, questa volta Arlecchino tragico, le fa rivivere evocando
i ritmi e le tonalità che il poeta stesso impiegava per leggerle in pubblico.
A fare da fil rouge a questi versi universali alcune citazioni da un'intervista,
dove Giuseppe Ungaretti riandava commosso con la memoria ai momenti
terribili in cui creò quei canti di dolore.
L'Arlecchino Errante, come nella Centrale di Malnisio per Tesla,
ambienta questo fulminante spettacolo in un luogo-simbolo:
la lapide ai caduti pordenonesi della Grande Guerra, che i bambini
della scuola Gabelli incontrano ogni mattina sul pianerottolo-pulpito
della loro scuola...
da lunedì 9 a mercoledì 11 ottobre, ore 19
PORDENONE, Atrio Scuola Elementare A. Gabelli, viale Trieste 16
LA GUERRA DEL POETA
Giuseppe Ungaretti in trincea
con Caludia Contin Arlecchino
regia di Ferruccio Merisi
"La poesia è un pensiero amorevole, lanciato verso l'altro per indurlo
ad essere più umano", questo era il pensiero di Giuseppe Ungaretti.
Così, in guerra, si trovò a lanciare istanze di umanità mentre da soldato
italiano doveva obbedire alla disumanità. Ci si può immaginare con quale
sofferenza... Nelle trincee opposte, da qualche parte, c'era un soldato
austriaco che si chiamava Egon Schiele. Anche lui a modo suo dipingeva
desideri di umanità. Le tensioni nervose e spasmodiche dei suoi ritratti
assomigliano sorprendentemente a quelle che Ungaretti si portò dietro
per tutta le vita, quando leggeva le proprie poesie "di trincea" o rispondeva
a qualche intervista in proposito.
Questo spettacolo rivive e ascolta quelle tensioni...
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biglietto speciale euro 6 - prenotazione obbligatoria
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